POTHOS: la rivincita dei pollici neri
Rigoglioso ai limiti dell’infestante il pothos è l’esempio perfetto del detto “minimo sforzo, massima resa”
La pianta conosciuta impropriamente come pothos, in realtà si chiama scindapsus ed è forse la pianta più diffusa nei nostri appartamenti. Il perché è presto spiegato: è molto appariscente nonostante le cure minime di cui necessita.
DESCRIZIONE GENERALE E PROVENIENZA
Questa pianta è originaria dell’Asia e dell’Oceania, dove cresce spontaneamente. E’ considerata una pianta sempreverde e rampicante. Anche se più spesso nei nostri appartamenti la si può ammirare pendente appesa ai vasi o che scende elegante dalle mensole. Presenta delle belle foglie a forma di cuore e leggermente carnose, di un bel verde brillante. In particolari condizioni di luce si potranno ammirare delle screziature che vanno dal verde chiaro al giallo intenso.

CURA E COLTIVAZIONE
LUCE E TEMPERATURA
La caratteristica del pothos è proprio quella di avere l’innata capacità di adattarsi alle situazioni ambientali più disparate, diciamo però che nel suo mondo ideale ci sarebbe una bella stanza luminosa (ma senza che i raggi solari la colpiscano direttamente) e umida al punto giusto (a questo proposito è utile tenersi lo spruzzino a portata di mano). Come abbiamo già detto però è un tipo alla mano, e saprà resistere e proliferare anche in ambienti in cui non trova queste caratteristiche. E’ comunque sempre meglio tenerla al riparo dalle correnti d’aria e in particolare dal freddo. Il pothos è una pianta perfetta per restare in appartamento anche perché non le piace vivere sotto ai 10°.
ANNAFFIATURE
Al pothos piace l’umidità, ma non le serve venire annaffiata troppo di frequente: nella bella stagione basterà ricordarsi di farlo un paio di volte alla settimana, invece in autunno- inverno sarà sufficiente non lasciare che il terreno si inaridisca eccessivamente e darle dell’acqua al bisogno.
Il punto debole di queste piante sono le radici che soffrono moltissimo il ristagno, quindi meglio non abbondare mai con l’acqua (annaffiare una volta in meno è più consigliato che farlo una volta in più)e la tecnica migliore probabilmente è quella dell’immersione del vaso in acqua. Una buona idea è anche quella di munire la pianta di un sottovaso in cui aggiungere dell’acqua con ghiaino o argilla.
SUPERPOTERI
Una pianta che sembra avere davvero tutto per essere considerata la pianta ideale, è stata addirittura studiata dalla NASA, che ne ha decretato anche il valore da supereroe: il pothos infatti rientra nella categoria delle piante che purificano l’aria, in particolare dalle sostanze tipo il benzene e il monossido di carbonio, che si sviluppano nell’atmosfera a causa del traffico cittadino.
POTATURA E RINVASO
Non ha necessità di venire potata in maniera particolare, si tenga presente però che nelle condizioni ottimali, il pothos può davvero diventare una pianta molto rigogliosa e quindi può essere utile tagliarne le cime per contenerne le dimensioni. Anche i rinvasi non sono necessari, anzi è sempre bene non darle un vaso troppo grande e comunque dotarla di uno strato di terreno ben drenante (argilla o ghiaino) per scongiurare il marciume radicale.

PROBLEMI FREQUENTI
Proprio grazie alle capacità di resistenza che possiede, il pothos non presenta malattie o problemi frequenti, tuttavia si potrebbe incappare in una delle seguenti criticità.
-foglie gialle:probabilmente non ti sei regolato bene con l’acqua e le radici ne stanno risentendo, lascia che si asciughino e togli le foglie rovinate, vedrai che si riprenderà
-macchie scure: sono certamente dovute ad uno sbalzo di temperatura. Forse la stanza in cui la stai tenendo è troppo fredda o forse lo era l’acqua che le hai dato (a temperatura ambiente sarebbe l’ideale)
-le foglie non presentano screziature : in questo caso la pianta sta benissimo, ma non riceve abbastanza luce per produrre sulle foglie le tipiche venature colorate.
Il pothos è davvero una pianta facilissima da tenere e praticamente immortale, tanto da essersi guadagnata il soprannome di “pianta degli smemorati”.Questo perché anche se te la scordi o magari te ne vai per qualche giorno in vacanza, lei non se la prenderà troppo e ti aspetterà al tuo ritorno rigogliosa come sempre.