Le piante in camera da letto…fanno male?
Quante volte avrai sentito dire che le piante in camera da letto…fanno male?
La leggenda narra che le piante non vadano posizionate in camera da letto in quanto potrebbero nuocere alla salute per l’anidride carbonica che emettono durante la notte. È la verità , ma c’è un grosso ma: le piante di notte consumano ossigeno e producono anidride carbonica, ma la quantità prodotta da qualche pianta in camera da letto è davvero minima, anzi è addirittura molto inferiore rispetto a quella rilasciata da chi ci dorme accanto!
Per questo motivo abbiamo deciso di elencarvi le nostre piante preferite per la vostra camera da letto. Non solo non vi faranno nessun male e porteranno un tocco di verde nella tua stanza, ma molte di esse hanno proprietà rilassanti o sono in grado di purificare l’aria!
Calathea White fusion
La famiglia delle Calathee è famosa per proprietà di purificare l’aria. Fra le tante varietà belle e particolari,abbiamo scelto la Calathea White fusion. É una pianta tropicale proveniente dal Sud America; per la precisione dal Brasile, Guyana, Colombia e Nicaragua appartenente al genere delle Marantaceae.
É una pianta di modeste dimensioni le cui foglie sembrano dipinte: i colori vanno dal verde brillante al lilla e bianco. Quest’ultimo è prevalente e come per altre calathee, è un motivo di distinzione perché crea un mix di tinte molto delicato, ma allo stesso tempo estremamente attraente. Nonostante sia poco conosciuta è veramente di rara bellezza . Va coltivata con le stesse attenzioni delle altre calathee, stando ovviamente attenti a non esporla troppo al sole. La Calathea è una delle piante che vivono bene anche in zone poco illuminate della vostra casa o il vostro ufficio. Non ama le alte temperature, perché le foglie potrebbero seccarsi velocemente.
Come la Maranta Leuconera è considerata una pianta vivente, o pianta della preghiera, infatti potrete osservare le sue foglie chiudersi verso l’alto, per riaprirsi il mattino seguente.
Le temperature non dovrebbero mai scendere sotto i 15°C. Per l’irrigazione della Calathea, vi consigliamo di essere costanti, in modo da mantenere il terreno sempre umido. Quindi nei periodi estivi va irrigata un giorno si e uno no e nebulizzata frequentemente sulle foglie.
Un ultimo consiglio per una resa perfetta è l’utilizzo regolare dell’ Humus di lombrico ed ogni tanto un biostimolante.


Sanseveria trifasciata
Sanseveria trifasciata è una pianta che assorbe le radiazioni degli apparecchi elettronici. Caratteristiche le sue foglie lunghe, carnose e lucenti che raramente superano i 70 cm di altezza. La striscia gialla che percorre tutto il perimetro delle foglie è dato dalla mancanza di clorofilla, che si concentra solo in quella zona della pianta.
Queste piante hanno bisogno di pochissime attenzioni. Basta bagnarle raramente, al solo scopo di inumidire il terriccio (in genere ogni 5-7 giorni in estate, circa ogni 2 settimane in inverno). Grazie a queste sue caratteristiche è una delle piante che annoveriamo tra le piante adatte ai pollici neri. Se non avete mai avuto una pianta e volete avvicinarvi a questo mondo, lei fa proprio al caso vostro. Non richiede nebulizzazioni sul fogliame e non ama l’umidita. Ogni tanto però è utile pulirla dalla polvere. Vive bene in appartamento ma da Maggio può essere posizionata in balcone o in giardino.
La Sanseveria trifasciata è una pianta depura aria. Infatti è in grado di ripulire l’aria degli interni da sostanze nocive come la formaldeide, l’alcool e l’acetone. In questo modo combatte l’inquinamento elettromagnetico, assorbendo cioè le radiazioni emesse dagli apparecchi elettronici.
Se le punte della vostra pianta dovessero spezzarsi non preoccupatevi. La pianta continuerà a crescere da polloni che si presenteranno nel vaso a partire dalla base della vostra Sansevieria. Se volete potete staccarli delicatamente e piantarli in un nuovo vaso riproducendo così altre piantine. Può resistere anche in condizioni di scarsa luminosità ambientale ma sarà più difficile vederla crescere.
In definitiva se siete alla ricerca della pianta che assorbe le radiazioni degli apparecchi elettronici di facile mantenimento è la pianta che fa per voi.


Monstera deliciosa
La monstera Deliciosa o Philodendron è una delle piante più amate per arredare gli appartamenti ed è decisamente la pianta che non può mancare nella tua collezione! É ideale come prima pianta in quanto non richiede particolari attenzioni, questa caratteristica la rende una delle piante perfette per chi si è appena approcciato al mondo green insieme all’Aglaonema e la Sanseveria. Anche lei fa parte della nostra selezione di piante depura aria. Grazie a dei micro-fori presenti sulle sue foglie riesce a trattenere la formaldeide e il benzene, presenti nell’aria delle nostre abitazioni. La Monstera Deliciosa preferisce una posizione luminosa , ma non il sole diretto. Tuttavia resiste bene anche all’interno di ambienti poco luminosi. La temperatura ideale è compresa tra i 20 e i 25 gradi, ricordatevi di annaffiarla abbondantemente e vaporizzarla se le temperature dovessero superare i 28 gradi. Infine, resiste al freddo fino a 10 gradi, ma durante l’inverno fate attenzione a non posizionarla vicino ai caloriferi poiché potrebbero danneggiarla.

Anthurium Clarinervum
L’Anthurium clarinevium, membro della famiglia delle Araceae. É una pianta d’appartamento davvero spettacolare grazie alle sue foglie fuori dal comune. Il nome stesso rimanda alle nervature più chiare presenti sulle sue foglie, come se l’Anthurium clarinervum avesse le foglie d’argento. Infatti sono un vero e proprio spettacolo! Sono foglie grandi e di un verde molto intenso. Le caratteristiche principali sono le venature quasi argentate a contrasto con lo sfondo scuro della pagina fogliare. Oltre all’inconfondibile forma a cuore. Inoltre è impossibile resistere alla tentazione di toccarle. L’Anthurium infatti ha delle foglie dalla texture quasi vellutata.
Ha bisogno di frequenti bagnature, perciò è molto utile armarsi di spruzzino per simulare delle “piogge” frequenti, ma ancora più indispensabile sarà prestare attenzione al marciume radicale.
L’Anthurium clarinervium, forse anche più delle piante di cui parliamo quotidianamente, detesti i ristagni idrici, proprio per il motivo di cui vi abbiamo appena parlato. Per questo dopo aver irrigato bisogna assicurarsi che la pianta riesca a drenare l’acqua in eccesso. Sarà sufficiente prevedere nel vaso uno strato di materiale drenante che lascia uscire l’acqua. della sabbia per esempio.
L’Anthurium clarinervium ama la luce, ma non diretta.

Pilea peperomioides
La Pilea detta anche la pianta dei soldi o pianta delle monete, adesso in versione baby, è una delle piante più popolari del web. Ama i luoghi luminosi, ma non gradisce la luce diretta del sole. Fate attenzione a non posizionarla in un punto della casa in cui arrivano correnti d’aria fredda perché potrebbero essere letali. É una pianta che non ama gli eccessi d’acqua, perciò assicuratevi che il terreno sia completamente asciutto prima di annaffiarla nuovamente.
Se avete un balcone o un terrazzo, in estate potrete portarla all’aria aperta, cercate di trovarle un luogo riparato dal sole. E’ una pianta resistente alla siccità ma in primavera e in estate il terreno deve essere sempre leggermente umido, in inverno le annaffiature si ridurranno al minimo e bisogna darle acqua solo quando il terreno è asciutto da qualche giorno.
La Pilea ha un portamento cespuglioso, possiede una robusta radice che, in condizioni ottimali di coltivazione, dà origine a dei cespugli composti da fusti carnosi alti circa 50 – 60 cm e di colore marrone chiaro.
Ha foglie grandi tonde e carnose, con margini netti e lisci; la pagina superiore è coriacea, lucida e di colore verde scuro brillante mentre quella inferiore è opaca e di colore verde chiaro. La forma delle foglie è così perfetta che paiono finte. Proprio per questa forma così caratteristica la Pilea è conosciuta come la pianta dei soldi, in questo caso in versione baby. Raggiunge un’altezza massima fra i 30 e i 50 centimetri.
Per permettere alla pianta una crescita omogenea, è bene ruotare settimanalmente il vaso  così che ogni sua parte possa ricevere la luce.
Durante l’estate, ma già dalla primavera quando le temperature sono stabilmente sopra i 12 – 15 °C, si può portare la pianta all’aperto. Quando fa caldo, la pianta va tenuta  in posizione ombreggiata, riparata dal sole considerando che inizia a soffrire con temperature superiori ai 28 – 30 °C.

