La Calathea rufibarba: la pianta rara che lascerà tutti a bocca aperta
“Si avvicinino signori, si avvicinino per ammirare questo raro esemplare di pianta barbuta!”
La calathea rufibarba deve il suo nome proprio alla peluria rossiccia che ricopre i suoi steli creando un contrasto meraviglioso con il verde delle foglie. Tuttavia non ti mentirò, è una pianta un pochino esigente e la sua coltivazione richiede qualche attenzione extra.
DESCRIZIONE GENERALE E PROVENIENZA
La calathea rufibarba è una pianta tropicale orginaria del Brasile. Si presenta con dei lunghi steli carnosi, che come abbiamo già detto sono ben descritti dal suo nome, considerando che sono ricoperti da una fitta peluria rossastra. All’apice presentano delle bellissime foglie dal portamento ondulato di un bel verde intenso sulla pagina superiore. Nella pagina inferiore invece presentano, a contrasto, un brillante color porpora che sembra quasi blu. Queste foglie lunghe e affusolate sono davvero notevoli, possono raggiungere una lunghezza di anche 25 cm.
CURA E COLTIVAZIONE
LUCE E TEMPERATURA
Come le sorelle della stessa famiglia, anche questa calathea è un pochino esigente in fatto di coltivazione. La luce le piace soffusa, magari mezz’ombra, ma mai a contatto diretto con i raggi solari o la bellezza delle foglie ne uscirà compromessa. Essendo abituata ai climi miti dell’ America Meridionale, la rufibarba non può sopportare che le temperature scendano al di sotto dei 18°. La coltivazione indoor è in effetti l’unica consigliata perché le correnti d’aria e le temperature appena troppo fresche la indispettiscono parecchio.
Perfetta quindi una stanza luminosa, magari appena velata da una tenda e dalle temperature sempre molto vivibili.
ANNAFFIATURE
La vera sfida in effetti riguard le annaffiature. E’ infatti la caratteristica fondamentale per ogni calathea e in particolare per questa. Alla Rufibarba piace immensamente l’umidità. Ma tantissimo davvero. Le bagnature devono essere smpre regolari e abbondanti, un buon metodo è quello di valutare il peso del vaso. Se sollevandolo lo trovate un po’ leggerino, allora partite a cascata con una bella innaffiatura. Molto utile anche lo spruzzino, vaporizzare spesso le foglie è utile, ma un piccolo conisgli è quello di usare acqua tiepida e demineralizzata. Le foglie sono belle si, ma molto esigenti e in questo modo non subiranno shock ne si macchieranno. Una coccola extra è quella di posizionare un sottovaso pieno di argilla espansa da tenere sempre umida. In questo modola pianta avrà l’imprsssione di essere sempre circondata da una piccola nebbiolina di umidità, proprio coe le capitava nella foresta amazzonica.
POTATURA E RINVASO
La Calathea Rufibarba non ha bisogno di una vera e propria potatura, ma è sempre una buona abitudine togliere le eventuali parti danneggiate dal fusto principale. Per quanto riguarda il rinvaso, sarà necessario effettuarlo quando le radici appariranno un pochino strette lì dove si trovano. Buona prassi è sempre preparare il vaso predisponendo uno strato di sabbia o altro materiale drenante. Il marcime radicale è letale per la calathea, ma avendo bisogno di molta umidità è effettivamente un pericolo concreto.
PROBLEMI FREQUENTI
La calathea rufibarba protesterà subito se le condizioni di coltivazione non sono quelle ottimali e le conseguenze andranno direttamente sulle foglie.
Ecco quindi che foglie accartocciate o secche indicano un tasso di umidità troppo basso. Invece foglie ingiallite e che appaiono flosce significano che la pianta ha troppo freddo o è stata esposta a corrente d’aria.
Grosse macchie gialle sulle foglie indicano che c’è stata un esposizione diretta ai raggi solari.
Come le altre calathea vi stupirà vedere come la Rufibarba , durante le ore serali, avvicinerà le sue foglie allo stelo principale. Questa chiusura è una tecnica di sopravvivenza perché in questo modo la pianta può trattenere tutta l’umidità possibile durante la notte, riserva che le tornerà molto utile quando dovrà affrontare le ore più calde della giornata. Per questo particolare atteggiamento le calathee sono conosciute come le piante che pregano.